Sicilia 100% antimafia - 4 giorni/3 notti
Un viaggio alla scoperta dei luoghi-simbolo dell’antimafia civile e della ribellione antiracket nell’area del palermitano, che offre l’occasione di approfondire i temi dell’impegno e della responsabilità collettiva, dell’educazione alla legalità e del riutilizzo sociale dei beni confiscati. La storia della mafia e del movimento antimafia prende forma dal racconto dei protagonisti, per rivivere le tappe di una lotta che tuttora si combatte e che si vuole vincere.
- 4 giorni
3 notti - minimo 20
- 11 -18 anni
Perché fare quest'esperienza
- Soffermati sui luoghi delle stragi di Capaci e di Via d'Amelio, dove persero la vita i giudici Falcone e Borsellino, e visita la casa in cui è vissuto Peppino Impastato
- Scopri la realtà di Libera come modello positivo di riuso sociale dei beni confiscati
- Esplora la vera Corleone, città del riscatto contro la mafia
- Scopri il nuovo Giardino della Memoria, tragico ma suggestivo scenario della storia del piccolo Giuseppe Di Matteo nel cuore della valle dello Jato
- Incontra le persone impegnate in prima linea contro la mafia scoprendo le storie della strage di Portella e di Placido Rizzotto in difesa dei contadini
- Conosci le molteplici chiavi di lettura del fenomeno mafioso proposte dal No Mafia Memorial
- Scopri le azioni del Comitato Addiopizzo a Palermo e comprendi come la lotta alla mafia dipende anche dal tuo impegno
- Ogni giorno un menù diverso: degusta le specialità della cucina siciliana
- Puoi contare su un accompagnatore di Addiopizzo Travel che ti affiancherà per tutta la durata del viaggio
programma
ARRIVO - SEDE ADDIOPIZZO - QUARTIERE DELLA KALSA - BOTTEGA DEI SAPORI E DEI SAPERI DELLA LEGALITÀ
Si consiglia l’arrivo in mattinata.
Vi accogliamo in aeroporto/stazione di Palermo per la presentazione del tour.
Dedichiamo la nostra prima mattina insieme all’ascolto della testimonianza di un volontario del Comitato Addiopizzo presso la sede dell’associazione, bene confiscato alla mafia. Proseguiamo la nostra passeggiata nel quartiere arabo della Kalsa, dove sono cresciuti i giudici Falcone e Borsellino, e ci soffermiamo in piazza Magione, dove oggi è in corso un’opera di riqualificazione frutto dell’investimento collettivo di Addiopizzo.
Pranzo libero non incluso.
Nel pomeriggio visitiamo la Bottega dei Sapori e dei Saperi della Legalità, gestita da Libera all’interno di un immobile confiscato alla mafia nel cuore della città per approfondire le tematiche legate al riuso sociale dei beni confiscati.
Ci trasferiamo in struttura ricettiva, dove facciamo il check-in, poi cena e pernottamento.
Su richiesta, è possibile prenotare il pranzo presso:
Cre.Zi. Plus (pad. 10 e 11 - Cantieri Culturali alla Zisa), cucina sociale dove poter provare sempre piatti nuovi e dove la tradizione culinaria si mescola all’innovazione;
Di Martino Drinks & Brunch, storica panineria nel cuore della città di Palermo.
PALERMO NO MAFIA – NO MAFIA MEMORIAL
Dopo la prima colazione, ci spostiamo in centro storico per il walking tour Palermo No Mafia, alla scoperta dei luoghi-simbolo dell’antimafia civile e della ribellione antiracket, offrendo l’occasione di approfondire i temi dell’impegno e dell’educazione alla legalità (tra le tappe: piazza Verdi; mercato del Capo; piazza della Memoria; Cattedrale; Quattro Canti; piazza Pretoria).
Pranzo libero non incluso.
Il pomeriggio sarà dedicato alla visita del cantiere aperto di Palazzo Gulì, oggi sede del No Mafia Memorial, uno spazio polivalente che propone, attraverso mostre e laboratori, emozioni e chiavi interpretative sul fenomeno mafioso e sul movimento antimafia, connettendole alla storia della Sicilia e dell’Italia.
Rientriamo in struttura ricettiva per la cena e il pernottamento.
Su richiesta, è possibile prenotare il pranzo presso:
Al Fresco Giardino, pizza e bistrot, luogo unico nel cuore del quartiere Ballarò in cui rilassarsi tra chiacchiere e buon cibo;
Antica Focacceria San Francesco, luogo che dal 1834 cucina il tipico “cibo da strada” palermitano;
Balata Sicilian Experience, uno spazio dedicato alle eccellenze siciliane, un luogo in cui vivere, assaporare ed esportare la cultura di un'isola millenaria ancora da scoprire;
Moltivolti, un ristorante siculo-etnico per viaggiare e scoprire il mondo a tavola: un coworking dedicato a progetti di inclusione sociale e lotta alla povertà.
NUOVO GIARDINO DELLA MEMORIA - PORTELLA DELLA GINESTRA - CORLEONE
Prima colazione e si parte alla volta di San Giuseppe Jato per visitare il Nuovo Giardino della Memoria. Il Giardino nasce dal rudere di campagna usato per tenere prigioniero e successivamente uccidere Giuseppe di Matteo giorno 11 gennaio 1996. Dopo la confisca è divenuto il centro propulsivo per la valorizzazione territoriale e il turismo integrato nella Valle dello Jato.
Proseguiamo in direzione Portella della Ginestra per visitare il Memoriale e ricostruire la strage avvenuta il 1° maggio del 1947.
Pranzo libero non incluso.
Nel pomeriggio ci spostiamo a Corleone e guidati dall’associazione Il Germoglio visitiamo la città. Excursus sulla storia del movimento contadino e approfondimento su personalità come Placido Rizzotto e Bernardino Verro, uccisi dalla mafia. Fra le tappe il Laboratorio della Legalità, sorto in un bene confiscato alla famiglia Provenzano, dove i quadri del pittore siciliano Gaetano Porcasi illustrano alcuni momenti salienti della storia della mafia e dell’antimafia.
Alla sera, rientriamo a Palermo in struttura ricettiva, dove ceniamo e pernottiamo.
Su richiesta, è possibile prenotare il pranzo presso:
Taberna Casa Nostra, trattoria nel cuore di Corleone, progetto della cooperativa Lavoro e non solo;
Agriturismo Portella della Ginestra, incastonato tra gli stupendi paesaggi di valore storico e naturalistico dell'Alto Belice Corleonese;
Agriturismo Terre di Corleone, a metà strada tra Corleone e la meravigliosa riserva naturale del Bosco della Ficuzza. La meta ideale per degustare una cucina frutto della più tradizionale gastronomia siciliana arricchita in termini di qualità ed eccellenza dai prodotti biologici di Libera Terra e dai pregiati vini Centopassi;
Antica Stazione Ferroviaria di Ficuzza, struttura che sorge nella borgata omonima, un tempo sede delle battute di caccia di Ferdinando di Borbone.
VIA D’AMELIO - CAPACI - CINISI - PARTENZA
Prima colazione e check-out. Facciamo tappa in via D’Amelio dove, partendo dalla strage del 19 luglio del 1992, ricordiamo la figura del giudice Paolo Borsellino. A seguire, ci spostiamo a Capaci, dove visitiamo il nuovo MuST23, Museo Stazione 23 Maggio: uno spazio di fruizione culturale permanente, che attraverso l’ausilio delle nuove tecnologie vuole far rivivere il tragico evento del ’92, ancora ambiguo e controverso. E al tempo stesso si propone di scuotere le coscienze per spingere all’impegno, rappresentare la rivalsa della bellezza dei luoghi e raccontare la determinazione della popolazione locale che vive e si impegna per il cambiamento, per una Capaci… capace di reagire, ricostruire e rinascere. L’esperienza sarà arricchita dalla testimonianza di chi, testimone della strage, oggi vive e opera nel territorio e, giorno dopo giorno, si rende protagonista attivo di questo cambiamento. (*)
Pranzo libero non incluso.
Nel pomeriggio, prima di salutarvi, ci trasferiamo a Cinisi e incontriamo i volontari di Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato per svolgere insieme il “Percorso dei 100 passi” e approfondire la storia di Peppino Impastato, attivista ucciso il 9 maggio 1978.
Sperando di rivedervi presto in Sicilia vi accompagniamo in aeroporto/stazione di Palermo.
Si consiglia la partenza nel tardo pomeriggio.
(*) Fino a quando il museo non sarà aperto al pubblico, sarà possibile conoscere Capaci attraverso le parole di un suo cittadino, nonché testimone oculare, e ripercorrere insieme gli anni dello stragismo mafioso.
Su richiesta, è possibile prenotare il pranzo presso:
Solart Village Ristorante Pizzeria nel cuore di Capaci;
Pizzeria Impastato, gestita dalla famiglia di Peppino Impastato;
Pasticceria Palazzolo, rinomata pasticceria nel cuore di Cinisi gestita dal maestro Santi Palazzolo.
Ecco le attività proposte durante il tour:
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Bottega delle percussioni: connessione ritmica tra Drum Circle e Folklore
Un punto di riferimento, per chi vuole conoscere il mondo delle percussioni attraverso l’importanza e il valore del suono delle proprie mani. -
Bottega dei Saperi e dei Sapori: promuovere un mercato equo e solidale
Per scoprire il lavoro e i prodotti realizzati sui terreni e nelle strutture confiscate alla mafia sotto il segno di Libera -
Borgo di Dio: l'insegnamento di Danilo Dolci
In passato cuore dell'attività del sociologo Danilo Dolci e del suo gruppo, oggi promuove un risveglio culturale e artistico del territorio. -
Comitato Addiopizzo: la forza della collettività
Dagli adesivi “Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità” è nata una rivoluzione di commercianti e consumatori che hanno deciso di ribellarsi alla mafia. -
Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato: facciamo 100 passi
Per ricordare la figura eccezionale dell'attivista ucciso dalla mafia nel 1978 e portare avanti l'impegno di sua madre nel nome della giustizia e della verità, contro ogni forma di violenza e prevaricazione. -
No Mafia Memorial: la storia della mafia e su chi la ha combattuta
In pieno centro di Palermo, un museo-laboratorio che racconta la mafia e dell’antimafia attraverso un'esperienza immersiva ed emozionale -
Nuovo Giardino della Memoria: Dalla memoria un percorso verso il futuro
Giardino della Memoria è il luogo nato dalla trasformazione del rudere di campagna usato per tenere prigioniero e successivamente uccidere Giuseppe di Matteo, giorno 11 gennaio 1996
È possibile consultare in questa pagina l'elenco completo delle attività
In questo tour visiterai:
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Palermo
Eleganza e decadenza, solarità e penombra, nobiltà e popolo, metropoli e borgata, vitalità e lutti, profumi e olezzo, mafia e antimafia: impossibile descrivere il capoluogo siciliano se non per contrasti. -
Capaci
Capaci è uno dei luoghi che rappresentano in modo più immediato sia la brutale violenza mafiosa che la ribellione dei Siciliani contro l'oppressione di Cosa nostra. -
Corleone
Milioni di persone nel mondo hanno sentito parlare di Corleone: prevalentemente per colpa della mafia, e anche un po' per colpa di Hollywood. Ma pochi di loro l'hanno vista coi propri occhi. E chi l'ha fatto ne è rimasto affascinato... -
Cinisi
Il paese in cui visse Peppino Impastato, giovane attivista che si ribellò alla mafia fuori e dentro casa sua, e che fu per questo assassinato nel 1978. A lui è dedicato il bellissimo film ''I Cento Passi''. -
Portella della Ginestra
Il luogo in cui si consumò l'eccidio del Primo Maggio 1947, quando Giuliano e la sua banda sparò sulla folla riunitasi per festeggiare la festa del Lavoro: fu la prima strage della neonata Repubblica Italiana. -
Albero Falcone
Posto di fronte all'abitazione del giudice, all'indomani della strage di Capaci divenne immediatamente il simbolo della ribellione contro la mafia e della rinascita del popolo siciliano. -
Via d'Amelio
In questo luogo persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque componenti della sua scorta il 19 luglio 1992. -
San Giuseppe Jato
Arroccato sui ripidi versanti calcarei dei Monti di Palermo, il paese domina la sottostante valle del fiume Jato, intensamente coltivata a grano e a vigenti. -
Trappeto
Il piccolo borgo di pescatori, tuttora genuino e poco turistico, negli anni Cinquanta fu scelto da Danilo Dolci come punto di partenza della sua opera sociale e delle sue battaglie non violente.
Durante questo tour potresti incontrare:
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Dario Riccobono
Nato e cresciuto a Capaci, all'indomani della strage del 1992 sceglie di impegnarsi contro la mafia e per il territorio. È uno dei soci fondatori di Addiopizzo, presidente di Addiopizzo Travel e fellow di Ashoka. -
Marilena Bagarella
Nata e cresciuta a Corleone, formatrice e consulente nella progettazione di interventi educativi e sociali, presidente dell’Associazione Culturale “Il Germoglio”. Si occupa soprattutto di educazione alla legalità e attivazione di reti tra enti no profit. Dal 2008 è responsabile didattica del Laboratorio della Legalità a Corleone. -
Giovanni Impastato
Fratello minore dell'attivista ucciso dalla mafia nel 1978, è fra i fondatori di "Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato". La sua voce accorata e sincera racconta il conflitto di chi ha vissuto la mafia e l'antimafia all'interno delle mura domestiche, e la successiva battaglia nel nome della verità. -
Libera
Gli attivisti dell'associazione creata da Don Ciotti promuovono il riuso sociale dei beni confiscati alla mafia. Alcuni di loro gestiscono in prima persona aziende agricole e agriturismi nati su terreni che un tempo erano nelle mani dei più potenti boss di Cosa nostra. -
Antonio Vassallo
Fotografo di Capaci, era lì quando il 23 maggio 1992 la mafia fece saltare l'autostrada, uccidendo Giovanni Falcone. Fece anche alcune foto sul luogo della strage, mettendole a disposizione degli inquirenti. -
Orazio De Guilmi
È stato uno dei collaboratori più stretti di Danilo Dolci, condividendo insieme a lui tutte le battaglie sociali più entusiasmanti, nel nome della dignità umana e della non violenza. Nessuno meglio di lui può raccontare così intimamente la figura straordinaria del sociologo passato alla storia come "il Gandhi di Sicilia".