Sicilia 100% antimafia
Un viaggio alla scoperta di luoghi-simbolo dell’antimafia civile e della ribellione antiracket nell’area del palermitano, che offre l’occasione di approfondire i temi dell’impegno e della responsabilità collettiva, dell’educazione alla legalità e del riutilizzo sociale dei beni confiscati. La storia della mafia e del movimento antimafia prende forma dal racconto dei protagonisti, per rivivere le tappe di una lotta che tuttora si combatte e che si vuole vincere.
- 5 giorni
4 notti - minimo 20
- 13 -17anni
HIGHLIGHTS
- Incontra le persone impegnate in prima linea contro la mafia scoprendo le storie della strage di Portella, dell’impegno di Danilo Dolci al fianco degli ultimi, di Placido Rizzotto in difesa dei contadini
- Soffermati sui luoghi delle stragi di Capaci e di Via d'Amelio, dove persero la vita i giudici Falcone e Borsellino e visita la casa in cui è vissuto Peppino Impastato
- Scopri le azioni del Comitato Addiopizzo a Palermo nell’ultimo decennio e comprendi come la lotta alla mafia passa anche dal tuo impegno
- Osserva gli effetti ancora visibili del terremoto del ’68 in Sicilia e l’arte come strumento di protesta
- Scopri la vera Corleone, città del riscatto contro la mafia e modello positivo di riuso sociale dei beni confiscati
- Ogni giorno un menù diverso: degusta le specialità della cucina siciliana
- Puoi contare su un mediatore culturale di Addiopizzo Travel che ti guiderà per tutta la durata del viaggio
programma
ARRIVO – CINISI - CAPACI
Si consiglia l’arrivo in mattinata.
Vi accogliamo in aeroporto/stazione di Palermo per la presentazione del tour. La prima tappa è Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato a Cinisi. La storia dell'attivista ucciso nel ’78 viene raccontata attraverso i materiali esposti nella casa-museo.
Pranzo presso la pizzeria Alla Stazione, location del film “I cento passi”, o presso la pizzeria Impastato, gestita dalla famiglia di Peppino.
Nel pomeriggio ci spostiamo a Capaci, sul luogo dell’attentato al giudice Giovanni Falcone. Attraverso le parole di un cittadino di Capaci, nonché testimone oculare, ripercorriamo gli anni dello stragismo mafioso.
Rientriamo a Palermo, in struttura ricettiva, dove facciamo il check-in, poi cena e pernottamento.
PALERMO NO MAFIA – SEDE ADDIOPIZZO
Dopo la colazione si va in centro città: walking tour alla scoperta di luoghi-simbolo dell’antimafia civile (tra le tappe: mercato del Capo, piazza della Memoria, Cattedrale, Quattro Canti, piazza Pretoria). Il tour si conclude presso l’Antica Focacceria San Francesco, che dal 1834 cucina il tipico cibo ‘da strada’ palermitano. I proprietari hanno denunciato gli estorsori nel 2005, divenendo così il simbolo della ribellione antiracket.
Pranzo libero non incluso.
Dopo pranzo raggiungiamo la sede di Addiopizzo, bene confiscato alla mafia, per ascoltare la testimonianza di uno dei volontari. Pomeriggio di relax alla Terrazza a Mare del Foro Italico e passeggiata nel quartiere arabo della Kalsa, dove sono cresciuti i giudici Falcone e Borsellino. Dopo l’intensa giornata ritorniamo in struttura ricettiva, dove ceniamo e pernottiamo.
CORLEONE – PORTELLA DELLA GINESTRA
Prima colazione e si parte alla volta di Corleone: guidati dall’associazione Il Germoglio visitiamo la città. Excursus sulla storia del movimento contadino e approfondimento su personalità come Placido Rizzotto e Bernardino Verro, uccisi dalla mafia. Fra le tappe il Laboratorio della Legalità, sorto in un bene confiscato alla famiglia Provenzano, che ospita i quadri del pittore siciliano Gaetano Porcasi, che illustrano alcuni momenti salienti della storia della mafia e dell’antimafia.
Pranziamo presso un agriturismo della zona, aderente al circuito Addiopizzo.
Nel pomeriggio ci spostiamo a Portella della Ginestra: visita al Memoriale e ricostruzione della strage avvenuta il 1° maggio del 1947.
Alla sera, rientriamo a Palermo in struttura ricettiva, dove ceniamo e pernottiamo.
TRAPPETO – GIBELLINA - PARTINICO
Colazione e quarta giornata del tour dedicata all’approfondimento della figura di Danilo Dolci, educatore ed attivista triestino, promotore di una lotta politica nonviolenta in favore del miglioramento delle condizioni di vita di pescatori e contadini siciliani.
La mattina andiamo a Gibellina Vecchia con sosta presso il Cretto di Alberto Burri, monumentale opera di arte contemporanea che si staglia come un’immensa cicatrice nel sito distrutto dal terremoto del Belice nel 1968, a memoria dell’accaduto.
Per il pranzo scegliamo l’azienda agricola di Partinico Mariscò, che si affaccia sulla Diga Jato, dove gustare le prelibatezze dell’agricoltura biologica.
Nel pomeriggio è la volta di Trappeto, al porticciolo, luogo in cui ebbero inizio le proteste nonviolente. Poi al Borgo di Dio, centro delle attività di Danilo Dolci negli anni Cinquanta. Lì incontriamo il nostro amico Orazio De Guilmi, uno dei suoi collaboratori più stretti, o un rappresentante dell’Associazione Amici di Danilo Dolci, tuttora prosecutori dell’impegno e del metodo di Dolci.
Rientriamo a Palermo, in struttura ricettiva, per la meritata cena e per riposare.
BOTTEGA DEI SAPORI E DEI SAPERI DELLA LEGALITÀ - VIA D’AMELIO - MONTE PELLEGRINO – MONDELLO - PARTENZA
Prima colazione e check-out. Visitiamo la Bottega dei Sapori e dei Saperi della Legalità, gestita da Libera all’interno di un immobile confiscato alla mafia nel cuore della città. È il momento di via D’Amelio: approfondimento sulla figura del giudice Paolo Borsellino e sulle circostanze della strage del 19 luglio del 1992. A seguire, tour panoramico lungo la salita su Monte Pellegrino con sosta al santuario di Santa Rosalia e al Belvedere.
Chiudiamo con un po’ di relax nel rinomato borgo marinaro di Mondello per il pranzo al sacco a cura di Cotti in Fragranza, la cooperativa che porta avanti un progetto di inclusione lavorativa dei minorenni del carcere Malaspina di Palermo, grazie alla preparazione di prodotti da forno. A Mondello i ragazzi avranno la possibilità di godere di tempo libero al mare.
A seguire, tour panoramico lungo la salita su Monte Pellegrino con sosta al santuario di Santa Rosalia e al Belvedere.
È il momento dei saluti: vi accompagniamo in aeroporto/stazione per la partenza, attendendo il vostro ritorno in Sicilia.
Si consiglia la partenza nel tardo pomeriggio.
Mappa Autorizzazione n° 54/S9-TUR del 04/05/2016
Alloggi Pernottamenti inclusi in uno dei seguenti alloggi, o in uno di pari livello
In questo tour visiterai:
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Palermo
Eleganza e decadenza, solarità e penombra, nobiltà e popolo, metropoli e borgata, vitalità e lutti, profumi e olezzo, mafia e antimafia: impossibile descrivere il capoluogo siciliano se non per contrasti. Una città che affascina, stupisce, a volte sciocca il visitatore, ma sicuramente non si fa dimenticare. -
Capaci
Capaci è uno dei luoghi che rappresentano in modo più immediato sia la brutale violenza mafiosa che la ribellione dei Siciliani contro l'oppressione di Cosa nostra. Il 23 maggio del 1992 vi persero la vita il giudice antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta. -
Corleone
Milioni di persone nel mondo hanno sentito parlare di Corleone: prevalentemente per colpa della mafia, e anche un po' per colpa di Hollywood. Ma pochi di loro l'hanno vista coi propri occhi. E chi l'ha fatto ne è rimasto affascinato... -
Cinisi
Il paese in cui visse Peppino Impastato, giovane attivista che si ribellò alla mafia fuori e dentro casa sua, e che fu per questo assassinato nel 1978. A lui è dedicato il bellissimo film ''I Cento Passi''. -
Portella della Ginestra
Il luogo in cui si consumò l'eccidio del Primo Maggio 1947, quando Giuliano e la sua banda sparò sulla folla riunitasi per festeggiare la festa del Lavoro: fu la prima strage della neonata Repubblica Italiana. -
Monte Pellegrino
"Il promontorio più bello del mondo", secondo la celebre definizione di Goethe, si erge isolato come una sentinella di fronte al mare, dominando dall'alto l'intera città di Palermo. -
Mondello
Una spiaggia incantevole, un mare cristallino, i villini liberty di primo novecento e un porticciolo pittoresco che ricorda le sue origini di borgo marinaro. -
Via d'Amelio
In questo luogo persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque componenti della sua scorta il 19 luglio 1992. La mafia fece detonare l'esplosivo nascosto in un'auto parcheggiata mentre il magistrato si recava a trovare la madre. -
Trappeto
Il piccolo borgo di pescatori, tuttora genuino e poco turistico, negli anni Cinquanta fu scelto da Danilo Dolci come punto di partenza della sua opera sociale e delle sue battaglie non violente.
Durante questo tour potresti incontrare:
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Marilena Bagarella
Nata e cresciuta a Corleone, formatrice e consulente nella progettazione di interventi educativi e sociali, presidente dell’Associazione Culturale “Il Germoglio”. Si occupa soprattutto di educazione alla legalità e attivazione di reti tra enti no profit. Dal 2008 è responsabile didattica del Laboratorio della Legalità a Corleone. -
Giovanni Impastato
Fratello minore dell'attivista ucciso dalla mafia nel 1978, è fra i fondatori di "Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato". La sua voce accorata e sincera racconta il conflitto di chi ha vissuto la mafia e l'antimafia all'interno delle mura domestiche, e la successiva battaglia nel nome della verità. -
Antonio Vassallo
Fotografo di Capaci, era lì quando il 23 maggio 1992 la mafia fece saltare l'autostrada, uccidendo Giovanni Falcone. Fece anche alcune foto sul luogo della strage, mettendole a disposizione degli inquirenti. -
Orazio De Guilmi
È stato uno dei collaboratori più stretti di Danilo Dolci, condividendo insieme a lui tutte le battaglie sociali più entusiasmanti, nel nome della dignità umana e della non violenza. Nessuno meglio di lui può raccontare così intimamente la figura straordinaria del sociologo passato alla storia come "il Gandhi di Sicilia". -
Carlo Bargione
Insieme alla moglie e le tre figlie gestisce l'azienda agricola Mariscò. Per loro non si tratta di offrire genericamente servizi, ma di condividere con i propri ospiti la bellezza paesaggistica e la serenità in cui hanno deciso di trascorrere la loro vita.